La Medicina Estetica nella Magna Grecia

Il fascino esercitato dalla Medicina Estetica negli ultimi anni appare il riflesso di un percorso attraverso i secoli della Storia stessa della Medicina, intesa non solo come cura della malattie, ma anche e soprattutto come scienza della prevenzione.
Asclepio di Epidauro, Ippocrate di Cos, Pitagora di Samo, ma anche Icco da Taranto, Teofrasto di Lesbo e soprattutto Alcmeone di Crotone rappresentano i Padri di questa branca così importante della Medicina, che ha, come fine ultimo, il raggiungimento ed il mantenimento del benessere psicofisico dell’individuo.
Fra il X ed il II secolo a.c., in molte delle aree colonizzate numerose sono le scuole di Medicina che sorgono all’ombra della figura mitologica di Asclepio.
Il Culto di Asclepio soggiunge ad Atene nel 420 a.C. della Tessaglia.
Secondo la mitologia, Apollo, dopo aver ucciso l’infedele Cornide, una delle Baccanti, le estrae da un fianco un bimbo, cui viene dato il nome di Asclepio e affidato ad uno dei centuari, Chitone; quest’ultimo lo educa nell’Arte dei “ Semplici” e presto diviene SOMMO NELL’ARS MEDICA e lui stesso inventa rimedi per ogni male ed anche per la morte: quest’ultimo è il motivo per cui Apollo pone fine alla sua esistenza.
Dopo la sua morte il suo mito si amplifica ed in tutta la Grecia ed in molte regioni della Magna Grecia sorgono infatti circa 200 Templi (gli Asclepia), considerati veri ospedali, tra i cui reperti archeologici sono presenti le cosiddette “Iscrizioni”, vere e pro prie cartelle cliniche.
Quando nel 293 a.C. a Roma scoppia una grave pestilenza, i senatori, interrogando l’oracolo di Delfi, decidono quindi di condurre la statua di Asclepio a Roma.
Durante la notte un serpentello (sotto le cui mentite spoglie si cela Asclepio) si nasconde clandestinamente nella nave romana che torna a Roma; giunta in corrispondenza del Tevere, il serpentello l’abbandona e sbarca in un a bella isoletta, l’Isola Tiberina…
Diciottesimo discendente di Asclepio (“Asclepiade”), autore del cosiddetto “Giuramento”, presunto autore del Corpus Hippocraticum, Ippocratedi Cos fonda e insegna la cosiddetta MEDICINA PSICOSOMATICA, secondo cui la guarigione di un individuo dipende dalla volontà dello stesso di guarire; esalta la VIS MEDICATRIX DELLA NATURA, ovvero il potere curativo della natura: celebri sono la cosiddetta “Tisana di Ippocrate” (decotto di orzo finissimo) per le affezioni gastroenteriche e le bevande come l’Idromele (acqua e miele), ottima per favorire la diuresi e l’evacuazione; Ippocrate è anche il primo ad esaltare il “potere” dell’ acqua, come “fonte sacra di forma e bellezza” e fondatore della cosiddetta MEDICINA DELLE ACQUE E DEL TERMALISMO.
Fonte sacra di forza e bellezza era l’acqua per gli antichi Greci che per la sua virtù ebbero un Achille invulnerabile ed una Venere dal mare emergente, dea della bellezza e dell’amore.
Pitagora di Samo è tra i primi coloni approdati nella Magna Grecia; fondatore della Scuola di Medicina di Crotone in cui ha inizio il cosiddetto Esperimento Biologico, ossia il primo tentativo di chiarire le leggi che governano il corpo umano e le sue funzioni.
Secondo Pitagora, l’uomo è regolato da Ordine, Ritmo e Armonia: il Ritmo è proprio come la musica e pertanto egli pone le basi per quella che oggi è definita MUSICOTERAPIA.
Essendo la musica perfetta espressione di Armonia, il suono degli strumenti può ristabilire questa armonia all’interno del corpo umano.
Altra figura di spicco nell’ambito della Medicina e specificamente della Medicina Estetica nella fase embrionale è quella di Icco da Taranto: atleta vincitore di un’Olimpiade, medico affermato, è il (presunto) fondatore della GINNASTICA MEDICA e della DIETOLOGIA DELLO SPORT: innovatore, quindi, nel campo della ginnastica e nella dieta dell’atleta.
Tra tutti si ricorda la pietanza consigliata agli alteti prima di una performance sportiva, il cosiddetto Kandaulos (pasto completo energetico e proteico).
Teofrasto di Lesbo è il primo scrittore greco a scrivere un trattato sulla MANUTENZIONE DEL PROPRIO CORPO ed in particolare sull’utilizzo dei cosiddetti “unguenti” o profumi; fu il primo a coniare il termine BOTANICA, intesa come scienza che studia le piante ed il loro potere curativo.
Secondo Teofrasto lo “Unguentum” o profumo deve essere così composto: una base grassa di origine animale ed una di origine vegetale (olio di oliva); la resina come fissante; sali (per evitare l’irrancidimento degli stessi grassi); essenze estratte dai petali di fiori con la cosiddetta “Enfleurage”.
Discepolo della Scuola di Medicina di Crotone, Alcmeone rappresenta la figura centrale della Storia della Medicina Estetica nella Magna Grecia.
Innanzitutto riconosce come prima legge scientifica la cosiddetta ISONOMIA, secondo cui la salute deriva dalla sintesi di una perfetta Armonia delle forze interne che governano l’uomo, mentre la malattia come entropia.
Tuttavia il maggior merito di questo esimio personaggio è quello di aver anticipato di oltre due millenni uno dei concetti più importanti della Medicina Estetica secondo i dettami della Scuola di Medicina Estetica diretta dal Prof. Carlo Alberto Bartoletti ossia la PREVENZIONE: fattori di turbamento dell’Armonia delle forze interne al corpo umano, predisposizione individuale, malnutrizione, fattori ambientali (clima, sole …) sono sicuramente predisponenti a malattie o altrazioni dell’equilibrio interno: tuttavia, se per la predisposizione individuale, non è chiaramente possibile modificarne il reale valore predisponente, si può invece modificare, migliorare quelli che sono i fattori ambientali, le abitudini di vita e voluttuarie di ogni singolo individuo, attraverso appunto un’opera di prevenzione.

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